Siamo nei primissimi anni Ottanta, Massimo “Max” Calvi ha da poco iniziato le scuole superiori e viene introdotto da un amico nell’ambiente di una radio locale. È Radio Canale F, lo studio è nel Borgo di Castel San Pietro Terme, a pochi metri da casa sua.
Senza troppa formazione (il minimo per capire come si manovra il tutto) si ritrova davanti al mixer: microfono acceso, cassette delle pubblicità inserite e piatti carichi.
Il primo programma si chiama Lo Spegnometro e va in onda di sabato sera, fino a mezzanotte. Di solito a condurlo sono in due, Max e “il Marabo”. Ricevono tante telefonate perché i social non ci sono, Zuckerberg deve ancora nascere. Così gli adolescenti che si trovano da soli in casa di sabato sera ascoltano la radio e hanno voglia di parlare e sfogarsi. Qualche volta Max conduce un programma domenicale mattutino, per un periodo anche un programma Country che propone pezzi provenienti da dischi rari.
Poi arriva il suo programma del cuore: il Rock For You, il martedì e il giovedì, con la sigla sulla base Eruption dei Van Halen, giusto per chiarire che tipo di programma è. Una volta, a settembre, durante la sagra del paese, Max finisce in diretta nella filodiffusione del centro storico con gli Iron Maiden nell’ora dello shopping pomeridiano. Un anziano della radio irrompe in studio con i capelli dritti, ma lui si rifiuta di cambiare scaletta, così va in onda la bobina del Revox con l’Italo Disco.
Nel frattempo Max coltiva anche la passione per la musica suonata, entrando in una band chiamata Rafters con un rarissimo basso elettrico di alluminio preso a prestito.
Gli Ottanta e Novanta sono ricchi di stimoli: la radio, suonare, fondare associazioni, scrivere fanzine, organizzare concerti e altri eventi, fare attività di volontariato culturale… Non si annoia mai e si esprime con molti mezzi: dalla musica alla passione per la scrittura giornalistica e per la comunicazione in generale.
Questo fino all’anno 2000, quando tutte le esperienze e le passioni si fondono e diventano il suo lavoro. Cosa fa, oggi, Massimo Max Calvi? Potremmo dire che “lavoro nei computer” ma forse è meglio prendere in prestito la sua bio Instagram: Coach, giornalista, consulente di comunicazione, sergente, bassista, marito di Maria Elena, gattaro, heavy metal addicted, jazzofilo, spin doctor, founder. GENERATION X. Per farla breve: Faccio cose, vedo gente. E tengo viva la fede.
Non perdetevi l’appuntamento con #RaccontaVinile giovedì 9 febbraio.