Stefano Cereda nasce a Cesena da genitori romagnoli il 27 luglio del 1968 e all’età di due anni si trasferisce a Bologna con la famiglia.
La prima grande passione di Stefano è il calcio, anche se possiamo definirlo un vero e proprio appassionato di sport in generale. A otto anni entra in una società agonistica bolognese e dimostra grande talento, un talento non sempre supportato da costanza e determinazione: a 24 anni Stefano appende le scarpe al chiodo per iniziare immediatamente l’attività di allenatore. Nel mentre si diploma come ragioniere al Rosa Luxemburg e successivamente si laurea all’ I.S.E.F. di Bologna.
Stefano dimostra fin da bambino una grande passione per la musica. Prima le hit parade, poi i cantautori italiani, un’infarinata di prog nostrano, per arrivare intorno ai 15 anni alla new wave inglese più commerciale. Depeche Mode, U2, Talk Talk e soprattutto Simple Minds sono i primi idoli. Ma la vera svolta arriva sui 16 anni, quando grazie a qualche compagno di classe comincia a comprare riviste rock quali Rockerilla, Il Mucchio Selvaggio e Il Buscadero. Qui si apre un mondo sconosciuto. Da una parte il recupero del punk (Clash), la passione per il garage rock e il revival degli eighties per i suoni psichedelici dei magici sessanta, dall’altra la conoscenza del mondo metal, Iron Maiden e Metallica tra i primi.
Primi dischi rock acquistati? Dire Straits Making Movie 1980, Sparkle in the Rain 1983, Clash Combat rock 1984, Van Halen s/t 1984.
Nel 1988 con un gruppo di amici fonda i Darkside, band heavy metal con riferimenti ai Metallica e Slayer, nella quale Stefano suona il basso. Per qualche anno i Darkside suonano tra locali della zona e feste paesane.
Intorno al ’94, contemporaneamente al suo impegno nei Darkside (intanto diventati Subliminal Noise con un suono vicino al death metal), il nostro ospite fonda una seconda band, Le Ombre Sonore , dedita a una new wave con grosse influenze dark ed elettroniche, i cui riferimenti principali sono Cure, Sister of Mercy, Cocteau twins e Dead Can Dance.
Aperto a quasi ogni suono, oltre al rock, ama il blues, il jazz ma anche la musica classica, in particolare Bach. Altre passioni importanti sono il cinema e la lettura.
Nel ’99 si sposa con Monica e alla nascita del primo figlio Mattia decide di abbandonare l’attività musicale per dedicarsi alla famiglia, che nel 2003 si completa con la nascita di Alice. Il primogenito Mattia eredita la passione del padre e, per grande gioia di quest’ultimo, suona basso e chitarra in diverse band bolognesi, tra cui i Sedeyp.
Appuntamento con Stefano a #RaccontaVinile, giovedì 30 marzo su Emmerreci!