Aprire e chiudere. Lo si dice di una porta, di una storia, di una trasmissione radio e di almeno un centinaio di altre esperienze che viviamo nel corso della nostra vita. L’elemento comune a tutte queste azioni è uno solo, la chiave. Va cercato in questo concetto, che ruota tra la concretezza e l’astrazione, il senso della mostra Apre e chiude. La chiave attraverso i secoli, in programma dal 15 ottobre al 13 novembre nella sala espositiva di via Matteotti 79 a Castel San Pietro Terme.

Un percorso dentro la storia di un simbolo e strumento, la chiave, di cui vis sono tracce già dalla Preistoria. In quel tempo gli uomini vivevano nelle caverne, che proteggevano, con steccati di pali di legno, anche amovibili. Attraverso una fessura, un rametto di legno (la prima chiave), sollevava un listello inter-no consentendo l’apertura delle prime porte.

La mostra punta a raccontare questo manufatto, che nei secoli, ha assunto molteplici sembianze e sposato diversi stili artistici e tecnici. La chiave realizzata con vari metalli, introdotta nella toppa, attraversando con l’ingegno i riscontri della serratura, riesce a muovere il chiavistello, sia per aprire, sia per chiudere. Abitazioni, castelli, polveriere, prigioni, casseforti, forzieri, cofanetti, scrigni, tabernacoli, mobili, cassapanche: luoghi e contenitori che necessitavano di protezione e sicurezza erano dotati di chiavi.

Una visita alla mostra svelerà i segreti e le tipologie di 360 chiavi, dal II secolo d.C. ai primi decenni del Novecento. Si scoprirà così quanto le chiavi hanno modificato la nostra vita, grazie ai pannelli storiografici con le specifiche sui metalli usati per la realizzazione, e con una sorprendente rassegna delle tecniche di costruzione. La chiave, con le sue influenze nel tempo, diventa così l’emblema di un percorso che ne comprende e spiega il valore religioso, evocativo, esoterico.

Si vuole insomma fare il punto sull’unicità dell’oggetto, decrittando la sua relazione con gli spazi vitali come la casa. Ma l’effetto che più sorprendente di queste chiavi sarà l’apertura a una visione completa dell’esistenza: il senso della  fedeltà, della riservatezza, della sapienza, delle credenze popolari e perfino della sensualità.

È comunque sempre la varietà delle forme delle chiavi, particolari e curiose, che renderà più affascinante la visita a questa mostra. Per ricordarcene potremo, alla fine, scegliere di prendere il catalogo, circa 180 pagine straripanti di queste piccole opere d’arte, tutte provenienti da un’unica collezione privata.